Oscar Branzani a “Visto Magazine” dichiara : “Qualcuno può anche decidere di sfruttare il privato per fare del business, mentre io mi sento estraneo a questa cosa e…”

sabato, 10/06/2017 20:00 da Ludo92 Commenti disabilitati su Oscar Branzani a “Visto Magazine” dichiara : “Qualcuno può anche decidere di sfruttare il privato per fare del business, mentre io mi sento estraneo a questa cosa e…”

oscarIn questo articolo di oggi il protagonista principale è Oscar Branzani, ex tronista di Uomini e Donne ed attuale fidanzato di Eleonora Rocchini.

La loro storia d’amore procede a gonfie vele da più di un anno. Per il momento non hanno ancora deciso di andare a convivere ma è come se lo facessero visto che o stanno un pò a Napoli da lui o un pò a Firenza da lei.

In questo periodo sono molto impegnati con il lavoro visto che da qualche settimana Oscar ha lanciato la sua linea di costumi. 

In uno degli ultimi eventi che ha fatto, ha rilasciato anche un’intervista al giornale “Visto Magazine” e ci racconta :

“…Ciao Oscar, partiamo dicendo che sei considerato uno dei top influencer del momento, tanto che recentemente hai vinto anche il premio di “Best Influencer”. Quando hai cominciato a capire che l’attenzione che riusciva a generare ciò che condividevi suisocial network poteva essere incanalata e trasformata concretamente in un lavoro vero e proprio?

Diciamo che in realtà non ho deciso in modo consapevole di diventare un influencer, anche perché secondo me non si decide da un giorno all’altro di diventarlo né tantomeno all’inizio ti accorgi di esserlo. Capita che piano piano diventi una persona che con il suo modo di vestire, di pensare e di esporre le cose è in grado di influenzare tante altre persone. Secondo me alla fine la parola influencer è solo, appunto, una parola. Semplicemente esistono delle persone che attraverso la loro figura possono influenzarti a comprare qualcosa oppure a cambiare idea o opinione su un dato argomento. Io poi nasco nel mondo del calcio, ma ad un certo punto – per vari motivi – ho capito che quella non era più la strada che volevo percorrere. Scattare e condividere fotografie mi è sempre piaciuto e piano piano ho iniziato a notare che c’erano delle persone a cui piaceva il mio profilo Instagram, a cui piacevano le mie idee e a cui piaceva quello che facevo.

Sei qui a Prato, la città del tessile per eccellenza, per presentare la nuova collezione della tua linea di costumi da bagno, Sontèn. Perché hai deciso di dedicarti proprio ai costumi da bagno e non ad un altro tipo di capo di abbigliamento e cosa ritieni che abbiano in più i costumi Sontèn rispetto agli altri?

Ho deciso di concentrarmi sui costumi da bagno perché in famiglia c’erano persone che già conoscevano questo tipo di prodotto. Mia mamma aveva un negozio di intimo e mare, quindi io un po’ conoscevo il mondo dei costumi da bagno e credo che sia sempre meglio partire da una base che già si conosce. Poi, per carità, oggigiorno in parecchi decidono di improvvisarsi e si buttano a fare qualcosa del quale non hanno alcuna conoscenza. Con i social è facile far passare il messaggio che si vuole, però la realtà ad un certo punto si scopre sempre. Quindi io fondamentalmente ho deciso di usare la base di conoscenza dei tessuti e del prodotto che avevo e tramite i social semplicemente ampliare la vetrina. Forse quello che i prodotti Sontèn hanno in più è proprio la qualità del prodotto, dalle cuciture alla qualità delle stampe e anche, perché no, a come viene presentato il tutto. Mettiamo una certa cura anche nel cosiddetto packaging. Essendo prodotti Made in Italy sto attento a ogni dettaglio.

Quest’anno hai deciso di proporre anche una linea “curvy”. Quando pensi alla donnaSontèn, che immagine ti viene in mente?

Le mie donne di riferimento sono sempre mia mamma e mia sorella. Mia mamma è fantastica, ha 50 anni ma praticamente sembra una trentenne e mia sorella è colei che mi aiuta tantissimo nell’azienda, tutta la parte della modellistica infatti passa su di lei. Ma oltre a questo, basta vedere chi mi sta a fianco per capire a cosa mi riferisco. Detto questo, mia mamma nel suo negozio vendeva una linea non propriamente “curvy” ma comunque preformata, taglie grandi. Oggigiorno vendere online questo tipo di prodotto è un po’ più complicato, perché le donne che magari hanno bisogno di una taglia un po’ più grande hanno in genere necessità di provare il prodotto. Quando compri online invece devi un po’ fidarti, il costume lo prendi e basta. Nel mettere online una linea “curvy” siamo andati quindi anche un po’ controtendenza. Comunque era presente anche nei negozi fisici e presso i nostri rivenditori ed è andata molto bene. Prossimamente l’idea è quella di fare anche delle sfilate, e sulle passerelle penso proprio che vedrete delle ragazze normali, non il prototipo di modella magrissima. Io personalmente, come uomo, sono molto più propenso alle forme.

Molti personaggi dopo essere apparsi in televisione si reinventano blogger o influencer. Tu, invece, quando sei approdato in televisione lo eri già. Credi che il tuo percorso televisivo ti abbia avvantaggiato o penalizzato in questo senso?

Guarda, secondo me tutto sommato non mi ha portato né grossi vantaggi né mi ha penalizzato. Diciamo che probabilmente mi ha fatto solamente conoscere ad un bacino di persone diverso e molto più ampio. Mi ha fatto conoscere da delle persone che magari sapevano vagamente chi era Oscar ma poi non sapevano realmente cosa facesse o cosa ci fosse dietro una semplice foto o una semplice didascalia. A livello concreto, l’esperienza televisiva mi ha dato modo di fermarmi a conoscere delle persone in modo profondo, perché comunque nella mia vita privata non ho molto tempo di farlo dato che sono sempre in giro. Il periodo in televisione mi ha dato invece proprio l’opportunità di conoscere veramente chi avevo di fronte. Come accennavo prima, sul web ti puoi in parte nascondere mentre in televisione non lo puoi fare.

Essere una star del web implica il dover condividere anche parte della propria vita privata con i followers. Ti dà fastidio l’attenzione del pubblico sulla tua vita privata? Come riesci invece a gestire quanto e cosa dare in pasto ai social network e cosa tenere invece privato?

No, l’attenzione sul mio privato non mi dà particolarmente fastidio, altrimenti non avrei potuto fare questo “mestiere”. Lo chiamo così ma in realtà mi piace anche pensarlo come un gioco. Poi ovviamente se sei bravo a gestirlo allora ti può fruttare qualcosa di positivo. Di base diciamo che se non volessi far conoscere il mio privato non farei quello che faccio, però ovviamente ci sono dei limiti. Non posso far vedere a tutti quanti ogni aspetto della mia vita personale, nessuna persona al mondo lo fa. Ovviamente si fanno anche delle scelte, perché qualcuno può anche decidere di sfruttare il privato per fare del business, mentre io mi sento estraneo a questa cosa. Mi fa piacere mostrare, in parte, la mia vita privata, però preferisco mantenere dei limiti…”

E voi cosa ne pensate delle parole di Oscar? A voi i commenti.

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