Valentina Dallari bersagliata sui social ed etichettata come “esempio” da non seguire

lunedì, 21/08/2017 21:23 da talpa 3 commenti »

In quest’articolo parliamo di Valentina Dallari ex tronista di Uomini e Donne, passata alla storia per essere stata la musa di Mariano Catanzaro che recitava per lei i versi storici “Valentì io sto cca pe te, pe te, pe te“.

Sono ormai lontani i tempi del suo trono, che si concluse tra l’altro con la scelta da parte della Dallari di Andrea Melchiorre, con il quale però la storia non è durata a lungo. Ora l’ex tronista ha ritrovato la sua serenità accanto ad un altro ragazzo e noi non possiamo esserne che felici, Melchiorre è un po’ più irrequieto :asd: .

Ma in quest’articolo vogliamo focalizzare l’attenzione su un’altra annosa questione. Ultimamente Valentina è continuamente bersagliata sui social per il suo aspetto, che appare, ai più, troppo esile. La ragazza infatti oltre ad essere criticata per essere ricorsa alla chirurgia estetica , viene continuamente criticata per essere eccessivamente magra.

La Dallari ha più volte ribadito che si tratta prevalentemente di costituzione e la sua magrezza non dipende da qualche disturbo specifico, ma anche se fosse trovo un tantino indelicato sottolineare quello che potrebbe essere un grande disagio per lei.

Quello che però mi preme sottolineare è che trovo ipocrita chi si ostina etichettare Valentina o altri personaggi usciti da Uomini e Donne o da altri contesti televisivi, come “cattivi esempi”, cercando in tutti i modi di scoraggiare le ragazze ad imitare i loro comportamenti o stili di vita. Mi spiego meglio : ci sta che molti genitori trovino discutibili gli stili di vita di questi personaggi pseudo famosi e che biasimino la facilità con cui questi ultimi hanno raggiunto la notorietà.

E trovo anche comprensibile che la maggior parte delle persone adulte, con esperienza, cerchino di comunicare un messaggio ben preciso ai giovani e cioè che piuttosto che scegliere la via più semplice per il successo è opportuno raggiungere una formazione completa, studiare, conquistare lentamente, se necessario, la “fama”, anche perchè è risaputo che l’onda del successo prima o poi va a scemare e che solo chi ha i numeri giusti riesce a trarne profitto.

Ciò che però non sopporto è la volontà di riversare su questi personaggi la responsabilità della ” cattiva crescita” dei giovani. Io non credo che se una ragazza decide di non mangiare più per riuscire ad entrare nei pantaloni indossati da Ludovica Valli, la responsabilità di ciò debba essere ascritta alla Valli stessa. Io credo invece che i giovani, se in possesso degli strumenti necessari (offertigli dalle famiglie e dalla società) siano perfettamente in grado di distinguere tra ciò che va fatto e ciò che invece va evitato.

Anche perchè , a mio parere, giudicare questi nuovi volti della tv come “pessimi esempi” significa dare loro il potere e la responsabilità di educare , quando invece io ritengo che quest’ultima spetti ad altre istituzioni e non di certo alla televisione. E come coloro che dicono che è colpa della serie tv “Gomorra” se la delinquenza dilaga. Troppo facile : se ci sono più giovani che tentano di seguire gli esempi negativi che invece lo sceneggiato si propone di denigrare, non è responsabilità di chi recita la sua parte nella fiction, ma di chi non ha saputo dare a quei ragazzi gli strumenti per comprendere ciò che è giusto e ciò che non lo è.

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