Ex protagonisti di Uomini e Donne raccontano le emozioni del loro primo bacio

lunedì, 22/04/2019 21:00 da ludo_92 Commenti disabilitati su Ex protagonisti di Uomini e Donne raccontano le emozioni del loro primo bacio

Ormai sappiamo tutto che il “primo bacio” nella vita è un episodio che non si dimentica mai ed infatti al magazine di Uomini e Donne, ci sono stati alcuni protagonisti del Trono Classico e del Trono Over, che hanno voluto raccontare le loro emozioni del primo bacio.

Anna Munafò racconta :

“Il mio primo bacio? Avevo 16 anni, frequentavo la terza superiore. Era una giornata primaverile, ricordo… ed ero uscita dall’aula per fare una passeggiata lungo il corridoio del mio adorato ITIS, Istituto Tecnico Industriale Statale Ettore Maiorana di Milazzo. Lì incontro quello che all’epoca era il mio fidanzatino: stavamo insieme da tre settimane, ma non come ci si fidanza oggi a 16 anni. Eravamo fidanzati sulla parola, nel senso che avevamo parlato e lui mi aveva detto la fatidica frase dell’epoca: “Ti vuoi mettere con me?“, e io avevo risposto di sì! Non c’era mai stato nulla tra di noi, non un abbraccio, non un bacio… nulla! Gli permettevo di starmi accanto durante la ricreazione e di accompagnarmi all’uscita di scuola fino al motorino. Quel giorno chiedo al professore di poter uscire dall’aula con la scusa di andare in bagno. Lo incontro nel corridoio… lui mi guarda e mi dice: “Scusa ma ci devo almeno provare, al massimo prendo uno schiaffo“. Io, ignara, lo guardo perplessa senza capire cosa intendesse, e anzi penso: “Chissà che ha combinato!” (preciso che sono cresciuta con tanti maschi, ero io stessa un maschiaccio, figuratevi se avrei mai pensato di baciare qualcuno!). Lui intanto mi guarda e mi dà un bacio a stampo. Volevo morire! Mi è preso un colpo, mi ha colto di sorpresa, poi ho realizzato che mi aveva appena dato un bacio ed ero tra l’incredulità e la felicità, un mix di emozioni che ricordo bene. La cosa più divertente è stata come ho reagito io, ovvero dicendogli: “Scusa, devo andare in bagno!“. Ci andai davvero, a lavarmi la bocca!  Con lui la storia finì dopo due settimane, senza baciarlo altre volte, perché per me era ancora assurdo avere un contatto del genere con un ragazzo. Non lo vedo da molti anni, credo viva in un’altra città. A ogni modo, era un bravo ragazzo, lo ricordo con affetto e l’ho sempre salutato volentieri ogni volta che l’ho incontrato”.

Roberta Di Padua racconta :

“10 settembre 1997: una data che ha segnato il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Avevo appena 15 anni e tanta paura. Lui era Massimo, stessa età ma più sveglio, mentre io ero ancora nel mondo delle bambole. Lo tenevo d’occhio da un po’: lui era il più corteggiato tra i ragazzi. Ricordo tutto perfettamente, come se fosse ieri: eravamo in giro con degli amici, si scherzava e a un certo punto, magicamente, restiamo soli… tanta ansia di non essere pronta, di non essere all’altezza, timore di agire male, mentre la mente viaggiava, il cuore scoppiava e le gambe tremavano. Lui mi prende… io ero immobile, e scatta il mio primo bacio. Quando ci penso, mi vengono ancora gli occhi a cuoricino. Ci siamo sentiti e visti negli anni successivi, poi le strade si sono separate. Conservo un ricordo indelebile di quel momento”.

Ida Platano racconta :

“Il mio primo bacio è stato terribile, però adesso sorrido. Indimenticabile… come si dice, la prima volta non te la dimentichi. Avevo 16 anni e mezzo e lui 19. Dopo averlo visto tre volte, ero molto agitata all’idea di andare all’appuntamento, dovevamo fare questa passeggiata. Dopo un po’ ci fermiamo in questa stradina, in cui c’era un’edicola dove io compravo il mio Cioè, e lui mi prende vicino a sé. Mi si è avvicinato così tanto che mi si sono chiusi gli occhi e dentro di me dicevo: “Mio Dio, come faccio adesso?“. Insomma, il bacio, e sono passati questi interminabili quattro-cinque secondi, o forse minuti! So che è stato terribile perché dopo lui mi ha detto: “Ma tu non avevi mai baciato?“. Tanta emozione prima del bacio, ma poi delusione perché aveva capito che non avevo mai baciato nessuno, e me ne sono andata a casa triste. Dopo sono ancora uscita con lui ma non è mai successo nulla più del bacio, e ora non so dove sia, che lavoro faccia, ho perso ogni tipo di contatto”.

Elga Enardu racconta :

“Il mio primo bacio fu d’estate, avevo 14 anni, al mare, a Costa Rei precisamente, con un ragazzino che mi piaceva. Stavamo parlando in acqua, si è avvicinato e ci siamo baciati. Mi ricordo esattamente il sapore della mente della sua gomma da masticare, è stato molto bello, un bel ricordo. Lui si chiamava Alessandro, ero molto emozionata perché ho aspettato tanto, le mie coetanee hanno dato i primi baci tanto per darli, invece io no, mi sono fidanzata per uno, due mesi con questo ragazzino e ci siamo frequentati un pochino, ma poi ci siamo lasciati. Non lo vedo da una vita… però non è stato il mio primo amore!”.

Barbara De Santi racconta :

“Nemmeno a farlo apposta, circa due settimane fa ho parlato, durante una puntata, dei baci che davo a un ragazzo prima di entrare a scuola, e di un muratore che non gradiva questo “spettacolo”. Il ragazzo a cui ho dato il primo bacio è stato il mio fidanzatino per un paio di mesi. Tutte le mie amiche mi parlavano di momenti passati coi loro ragazzini, mi raccontavano di alcune loro intimità e io non capivo, non sapevo niente! Ancora non avevo dato il mio primo bacio, e nemmeno sapevo come mi sarei dovuta muovere, figurarsi il resto di cui loro parlavano! Acquistavamo in edicola Cioè e puntualmente andavo a leggere le rubriche in cui si parlava di baci, di approcci, per farmi una “cultura” e per cercare di capire come questo rimescolamento di lingua funzionasse. Una domenica pomeriggio, in discoteca, mi ritrovai con le spalle al muro e un ragazzo che tentava di baciarmi… dico cercava perché nemmeno quel bacio mi fu dato. Appena lui si avvicinava al mio viso, io facevo scivolare il corpo lungo il muro scendendo quel tanto che bastava per evitare la sua bocca. Poi risalivo e di nuovo la stessa dinamica. Insomma, vuoi che non era il ragazzo che mi piaceva, vuoi che ero terrorizzata dal mettere in pratica tutto quello di cui avevo tanto letto e tanto sentito parlare, evitavo le occasioni di contatto. Il primo bacio è arrivato spontaneamente con Davide, un così si chiamava il ragazzo che tutte le mattine mi accompagnava a scuola e mi riempiva di baci. Mi piacevano da morire e finalmente mi sentivo grande: anche io avevo un ragazzo da baciare! Non so dove sia ora, se si sia sposato, se abiti ancora a Mantova, la nostra città. Non so più niente di lui: chissà se si ricorda di me? Chissà se i nostri baci furono i primi anche per lui?”.

Teresa Langella racconta :

“Ricordo di aver rimandato quel momento una marea di volte. Accadde su un vialetto, vicino a casa mia. Il famoso bacio a stampo che non dimenticherò… proprio perché era un bacio a stampo! Tanto rumore per nulla. Lui un compagno di classe che non sento più”.

Maria Antonietta Scarpari racconta :

“Frequentavo le scuole medie; a quel tempo si organizzavano feste da ballo di pomeriggio, nel garage di casa, che veniva addobbato con poster di cantanti e luci stroboscopiche. Notai un ragazzo molto vivace, bello, dal sorriso smagliante, e il modo di fare intraprendente. Lui mi invitò a ballare e io diventai tutta rossa dall’emozione. Poi prese l’abitudine di invitarmi a ballare, e così aspettavo con ansia il sabato, giorno delle feste. Noi non parlavamo, ballavamo e basta. E così una volta si avvicinò con il viso e ci baciammo. Era buio, le luci stroboscopiche giravano e intorno a noi coppie di coetanei ballavano! Il giorno dopo a scuola, durante la ricreazione, venne un ragazza e mi prese per il collo dicendo: “Otello è il ragazzo della mia amica Rosanna, non ti azzardare ad avvicinarti più a lui!“. Fu un colpo! Per una settimana vissi tra il caldo ricordo del bacio e il bruciante stupore di essere stata baciata dal ragazzo di un’altra. Chissà, forse fu la prima lezione delle sfuggenti leggi dell’amore… Non seppi mai se era vero o fosse invenzione di una ragazza interessata a lui, ma non rividi mai più Otello. Dimenticai”.

Tina Cipollari racconta :

“Il primo bacio l’ho dato a un ragazzo di Viterbo, mi piaceva già da tempo: lo avevo adocchiato cinque, sei mesi prima! Eravamo su una panchina in un parco della città dove si ritrovano tutti i giovani, un pomeriggio. Ricordo ancora come ero vestita, con pantaloni stretti con lo spacchetto al ginocchio e una magliettina. Ci siamo frequentati per un po’ di tempo, e poi non ci siamo più visti. Ho un bellissimo ricordo di quel bacio!”.

Natalia Angelini racconta :

“Vorrei insegnare ai miei figli, un domani, l’importanza di un ricordo, e sicuramente il primo bacio è uno di quelli che ogni donna, ragazza, bambina deve avere per tutta la vita! E io sono fortunata, perché ricordo tutte le mie prime volte, e sono felice ed entusiasta di poter raccontare l’emozione del mio primo bacio. A scuola ero molto corteggiata: ricevevo lettere, matite, giochini con la carta, bigliettini nella cartella, ma un solo bambino aveva l’arte dello scrivere: Gerardo. Un poeta nel donarmi un pensiero, il mio primo ricordo di ragazzina… per me lui era il fidanzato, nonostante i bulletti e i bellocci ai quali davo sempre l’impressione che potessero avere una possibilità (mi è sempre piaciuto essere corteggiata!). Lui era l’unico a cui donavo i miei sguardi più profondi, e il mio primo bacio fu a una festa a fine scuola, sulla Selva di Fasano. Eravamo in tanti, ma lui mi portò in un’aiuola a forma di conchiglia, e lì mi prese la mano e mi diede un bacio a stampo che durò qualche minuto. Immobili, a occhi chiusi, inebriati dall’amore, dalle farfalle e da cose mai provate che ti fanno sentire grande… Ridendo, e asciugandoci il viso, capimmo che nessuno dei due era bravo a baciare ma che sarebbe stato per tutta la vita il ricordo più dolce! Gerardo è tutt’ora un caro amico, è una persona in grado di cogliere la poesia nelle donne e di saper ascoltare, raro al giorno d’oggi! Auguro a tutte le donnine di vivere una prima volta così bella!”.

Rosa Perrotta racconta :

“Il primo bacio fu con un ragazzo che mi piaceva tantissimo. Avevo grandi aspettative ricordo, quel giorno sospettavo sarebbe scattato! Mi vestii molto carina, ero super emozionata. Effettivamente fu molto bello, dolce, non mi deluse. Eravamo in un parco nel mio paese, quasi sera… non c’era molta gente. Tornai a casa super felice, col cuore che mi esplodeva. Il mio primo bacio! Purtroppo tutto finì lasciandomi solo quel ricordo. Tentammo una conoscenza ma io ero troppo piccola e non ero pronta a fare ulteriori passi, più importanti, a differenza sua. Non l’ho mai più rivisto né sentito”.

Rocco Fedrella racconta :

“Ero al mio paese, lei era una ragazza più grande di me di due anni, io avevo 14 anni e lei 16. Devo dire che non mi piaceva molto, la conoscevo ma era un po’ schiva. I miei amici hanno organizzato un incontro a sorpresa, ci siamo incrociati e lei mi ha chiesto di accompagnarla a casa. Una volta arrivati ci siamo seduti sulle scale di casa sua, ricordo ancora il portone marrone, il suo vestito blu… lei si è avvicinata, penso che avesse già baciato qualcuno e che un po’ di esperienza l’avesse, io ero impietrito. Mi ha baciato, mi ha fatto provare delle belle sensazioni, dei brividi. E’ stato un bacio lungo e molto passionale, significativo. Io credevo che quel bacio preannunciasse un proseguo, e invece lei ha preferito un amico della compagnia. Non l’ho più vista, ma il bacio mi è rimasto impresso”.

Armando Incarnato racconta :

“Ero piccolo, quasi 14 anni, mi trovavo in Calabria e conobbi Daniela. Lei era la donna che mi avrebbe poi accompagnato per anni nella vita, e anche la madre di mia figlia. E’ stato un bacio inaspettato: pedalò, la spiaggia… di quell’esperienza ricordo qualcosa di magico, quegli amori che crescono incondizionati, l’inizio di una favola che è durata 17 anni e che è cominciata con un bacio sulla spiaggia”.

Luigi Mastroianni racconta :

“Il mio primo bacio è stato in prima elementare, con una ragazza che si chiama Ilenia. Ci siamo dati un bacetto dietro i cespugli che erano nel cortile della scuola, di nascosto. Ho un bel ricordo di quel bacio, anche se non so più nulla di lei”.

Andrea Zelletta racconta :

“Ero un bambino! Ricordo che era una domenica, dopo la messa andavamo alle villette con tutti i bambini. La ragazzina era più grande di me, faceva la terza media e si chiamava Jessica, aveva i capelli biondi. Già da piccolo mi piacevano le ragazze più grandi… la prima volta è stata un po’ un trauma, ma dalla seconda volta in poi è andato tutto molto meglio. Lei non la sento più, è tanto che non la vedo”.

E voi come lo ricordate il vostro primo bacio? A voi i commenti.

 

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