Carlo Pietropoli e Cecilia Zagarrigo si raccontano : “La pandemia non ha fermato i nostri sentimenti e…”

venerdì, 12/06/2020 14:47 da ludo_92 Commenti disabilitati su Carlo Pietropoli e Cecilia Zagarrigo si raccontano : “La pandemia non ha fermato i nostri sentimenti e…”

Dedichiamo questo articolo di oggi a Carlo Pietropoli, ex tronista di Uomini e Donne e alla sua dolce metà Cecilia Zagarrigo.

La loro storia d’amore procede a gonfie vele, sono felicemente fidanzati e stanno molto bene.

Adesso sono a Milano a casa di Cecilia e pian piano si stanno vivendo la loro storia.

Intanto, si raccontano dopo la scelta, al magazine di Uomini e Donne.

Carlo racconta :

“…Dopo un periodo difficile, ora tutto sta andando per il meglio. Scegliere Cecilia ha cambiato il mio modo di vivere le settimane passate. Abbiamo trovato una grande sintonia ed è ancora oggi tutto sorprendente. È stato bruttissimo, soprattutto perché ero proprio nel pieno del mio trono: stavo bene, ero contento delle persone che avevo portato con me. In più a tutto questo si è aggiunto un momento storico critico per tutti e pieno di tanta sofferenza, soprattutto per le Regioni vicine alla mia. Ero preoccupato per la mia famiglia e avrei voluto sapere come stessero Cecilia e Ginevra. Nel primo mese dopo il lock down mi sono ritrovato a fare i conti con la realtà: ho cercato di concentrarmi su me stesso e sui miei pensieri, ma é stata proprio questa situazione a farmi capire chi fosse la mia scelta. Sicuramente mentre ero isolato da tutto il resto qualcosa dentro di me si è smosso in modo più prepotente. Mi sono accorto che in un momento di assoluta divisione mi sentivo più unito di prima a lei ed è stata la cosa che più mi ha colpito. Ad un certo punto Cecilia è diventata la mia unica costante. Un chiodo fisso che non riuscivo a spiegarmi. Ho parlato con la redazione e ho comunicato che in un modo o nell’altro sarei stato pronto per fare la mia scelta, nonostante mi mancasse qualche tassello in più. Ero sicuro di me. Prima di sapere che tutto si sarebbe fermato, avrei voluto conoscere la sua realtà, andare da lei a Milano. In quarantena ho iniziato a rivedere tutte le nostre esterne. Nonostante le tante discussioni, anche nei periodi più grigi mi sono sempre aggrappato alle sensazioni che mi lasciava quando stavamo bene. Mi sono accorto di non aver mai mollato la presa. A questo si è aggiunta la mancanza anche del nostro contatto fisico e così ho pensato che valesse la pena assumermi tutti i rischi di una scelta così. Sono contento di aver rischiato e di aver affrontato una scelta insolita. Sono felice che sia entrata nella mia vita. Assolutamente sì, siamo congiunti. Subito dopo la scelta siamo stati per undici giorni chiusi in un albergo a Roma. Per quanto la situazione potesse essere strana, siamo stati bene e non era scontato sentirsi così stando ventiquattro ore su ventiquattro a stretto contatto, dopo tutto quel tempo lontani. Abbiamo avuto tanto tempo per parlare, confrontarci e viverci appieno. Quello che mi piace di lei è la sua genuinità. E’ buona, generosa a volte fin troppo e mi colpisce tanto il legame che ha con la sua famiglia. Mi sa ascoltare e mi capisce molto più di quanto pensassi durante il nostro percorso. Ogni tanto ci scontriamo, ma sono piccole discussioni di quando abbiamo visioni diverse sulle cose. Abbiamo trovato un equilibrio. Sì, io ho conosciuto i suoi genitori e anche le sue amiche, mentre per farle conoscere la mia realtà dovremo aspettare ancora una settimana. Mia mamma la adora già: ha sempre voluto che fosse lei la mia scelta. Mi ha detto che quando l’ha incontrata ha visto qualcosa di speciale nei suoi occhi. In questi giorni sono stato davvero bene; Cecilia mi ha fatto sentire subito a casa. Ha questo modo di fare, dolce e generoso, che non ho mai trovato in nessun’altra donna. E poi i suoi genitori sono persone fantastiche come lei: mi hanno fatto sentire a mio agio. È stata una bellissima giornata quella che abbiamo trascorso con loro, per nulla scontata, che aggiunge un mattone in più a tutto quello che stiamo costruendo. A parte la scelta, mentre eravamo a Roma Cecilia mi ha fatto una sorpresa. Sono entrato in camera e ho trovato sul letto la scritta ”C al quadrato” fatta con petali di rosa e al centro un tiramisù. Abbiamo passato una serata magnifica. Lei invece è la gelosa della coppia, anche se lo negherà (ride, ndr). Penso che siamo sulla strada giusta per parlare di amore. Questi giorni insieme saranno un’ulteriore prova dopo aver vissuto dentro una bolla. Ma tutto sembra andare per il verso giusto.  A breve prenderò una casa per l’estate a Jesolo e pensiamo di approfittarne per stare un po’ insieme solo io e lei. Poi ci piacerebbe fare un viaggio. L’idea è quella di viverci e approfittare di questo tempo per costruire quella normalità che inevitabilmente gli scorsi mesi ci hanno fatto perdere, anche nella normale gestione del tempo che spendevamo insieme. Dopo l’estate capiremo come gestire la distanza, appena avrò più chiari anche i miei progetti lavorativi. Avevo in mente di aprire un locale, ma naturalmente oggi i piani sono cambiati…”

Cecilia racconta :

“…Meglio di qualunque aspettativa. Sapevo che insieme avremmo trovato il giusto incastro, ma dopo le tante discussioni non mi aspettavo questa complicità e soprattutto di raggiungere così in fretta questo equilibrio che ci fa stare bene e ci porta a divertirci sempre, anche senza far nulla di speciale. È stata una doccia fredda. Per la prima volta dopo tanto tempo ero riuscita a trovare un punto di incontro con lui, avevo conosciuto sua madre. Dall’altra parte sapevo che quei momenti di condivisione non sarebbero stati spazzati via dalla pandemia. La mia preoccupazione era di non poterci vedere né sentire, ma sapevo che quello che avevamo costruito sarebbe restato. Se il programma non ci avesse dato l’opportunità di vederci, avrei trovato il modo per contattarlo e mi sono consolata con questa convinzione. In tutto questo disastro sono successe tante cose anche nella mia famiglia che avrebbero potuto distogliere i miei pensieri da Carlo. A marzo ho perso mio nonno e ho attraversato un periodo particolare. Nonostante tutto questo, la mia mente continuava ad andare a lui: era l’unico pensiero bello. Per me è stato lo stesso. Abbracciarlo mi mancava più di qualsiasi altra cosa. Non mi aspettavo ci fosse la scelta, credevo si trattasse di un’esterna. Fino all’ultimo non ho capito cosa stesse succedendo. Quando l’ho visto arrivare ero emozionata, non ci credevo. A marzo avevo pensato tante volte di volere questa scelta, nonostante i molti dubbi. Volevo vivermelo e capire “fuori” se davvero eravamo fatti per stare insieme. Ho scoperto una persona alla mano, spiritosa, sempre lunatica come all’interno del programma, ma anche molto premurosa. Ne è valsa la pena. Ci prendiamo spesso in giro su questo! È stato surreale passare tutto quel tempo insieme, soprattutto perché non sapevo assolutamente che ci sarebbe stata una scelta e che da quel momento saremmo stati solo noi. Abbiamo riso, scherzato e preso un sacco di cibo in delivery (ride, ndr). Era come se ci conoscessimo da una vita. Carlo ha un cuore grande e mi ha mostrato dei lati del suo carattere che non mi immaginavo. Mi piace quando lo ascolto parlare al telefono con sua mamma ed esce fuori tutta la sua tenerezza. Quando ci siamo staccati lui è tornato a San Donà di Piave e io a Milano mi è mancato non averlo più vicino. Ci siamo sentiti al telefono tutti i giorni, finché sabato cinque giugno è venuto qui a Milano e resterà qui ancora per qualche giorno. Andiamo d’accordo, poi capita che io parta per la tangente e ci metta un pò per tornare in me. Però sono la stessa che ogni mattina lo sveglia con la brioche calda del bar. I miei genitori prima di lui avevano conosciuto solo una persona importante nella mia vita, perché prima di fare questi passi ho sempre aspettato molto. Invece con Carlo mi sono sentita di lasciarmi andare ed è stato bello. Non nascondo che prima del grande incontro avevo un po’ di ansia (ride, ndr). La mia famiglia è rimasta piacevolmente stupita da lui e mio padre lo ha preso da subito in simpatia. II mio nipotino invece l’ha già battezzato zio Carlo. Anche per me è stato un giorno magico. Qualche tempo prima mi aveva detto che gli piaceva tanto il tiramisù che gli faceva sua mamma e allora ho provato a fargli ritrovare un po’ dei sapori di casa (sorride, ndr). Sicuramente io (ride, ndr)! Carlo e il romanticismo sono due mondi a parte, però lui è il classico tipo che si perde poco dietro alle parole ma ti fa capire tanto con i fatti. È sempre molto presente, non manca mai di chiederti come stai o, nelle giornate pesanti, di provare ad esserti di supporto. Sapevo che lo avrebbe detto! In realtà non vuole ammettere di essere molto geloso anche lui. Non è semplice da dire, ma credo di essere sul punto di innamorarmi di lui. Il giorno prima che venisse qui a Milano avevo lo stomaco in subbuglio e tanta ansia di vederlo. Per qualche istante sono tornata una liceale. Sicuramente c’è l’intenzione di stare il meno possibile separati, ma se la nostra storia continuerà così, sicuramente troveremo spazio anche per progetti e condivisioni più ambiziose…”

E voi cosa ne pensate di Carlo e Cecilia? A voi i commenti.

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