C’eravamo tanto amati…. Noi & Juliette!

Questo articolo e’ stato scritto da alcune utenti del sito ed è dedicato a Giulia Latini che ci legge, ci ringrazia e ci vorrebbe conoscere.

Pertanto, inizierei con il presentarci. Siamo un gruppo eterogeneo di signore e fanciulle, unite dal piacere (per alcune tabu’ e segreto, per altre piu’ palese e libero), di guardare Uomini e Donne, come spunto per parlare di relazioni e sentimenti. E, nonostante siamo tutte nascoste e protette da un nickname, paradossalmente siamo completamente nude, perche’ parafrasando Feuerbach, con la consapevolezza che la destinataria, per una volta, sappia di cosa si parli, “noi siamo quello che scriviamo”.

La sensibilita’, l’acume, la cultura, l’ironia non sono caratteristiche esogene, ma sono intrinseche a chi scrive, sono caratteristiche riscontrabili direttamente, a prescindere dal nick. In sintesi, siamo un gruppo di signore e fanciulle, ciascuna col proprio bagaglio personale di vita ed esperienza, gruppo che ama confrontarsi con pacatezza ed eleganza (anche quando siamo in disaccordo) su temi universali, prendendo spunto dal trash (nell’accezione di Labranca, dell’emulazione, fallita, dell’ Alto), dove, una tantum, sboccia un fiore dal letame, come canta il Poeta. www.NewsUeD.com

E non potevamo non notare quel bellissimo fiore che, per qualche motivo, ci e’ stato chiaro durante lo svolgersi delle vicende televisive, e’ andata a corteggiare Luca, il Principe di Clarissa, il ragazzo sensibile ed educato che aveva pianto e compreso la non scelta da parte della bellissima Miss Italia.

Quella ragazza che avevo intravisto in televisione mi aveva ricordato vagamente Emmanuele Beart, prima maniera e pre-filler. Mi aveva colpito un viso particolare, decisamente bello, una timidezza composta (e da quando Ued s’e’ allargato alle signorine bene, io mi schiero a prescindere, dalla Frenna alla Beninca’); una capacita’ argomentativa un po’ diversa dal classico “mi sei arrivato”, “sono vera e sincera”, alla coniugazione in tutte le forme (corrette o meno) del verbo fidarsi, trilogia lessicale di base della sgabellante standard. Una ragazza sensibile, seppur abituata dalla rigida disciplina della danza classica, a controllare e trattenere le emozioni, ed incanalarle in modi espressivi particolari e non comuni.

Anche noi ringraziamo Giulia per l’ onesta’ di un percorso chiaro e pieno di emozioni. Senza volere “esagerare”, abbamo ampiamente passato l’eta’ dei fanatismi, che non c’appartengono. Abbiamo tante volte ripercorso la Storia di Giulia e Luca. E non e’ qui che va ricordata, se non nei momenti salienti, che tratteggiano un disegno incompiuto e pieno di chiaroscuri, ma inevitabilmente onesto, proprio per questo. www.NewsUeD.com

TI ringraziamo, cara Juliette, per la Storia di una ragazza scottata da una delusione, e quindi, forse, dai ragazzi in generale. Una ragazza “green”, che forse ha intravisto in quel ragazzo che piange per non essere scelto, un contaltare a colui che l’aveva fatta soffrire e per cui aveva pianto. Chissa’. E si butta in un’avventura osteggiata a casa ed inspiegabile (alle signorine bene insegnano il basso profilo!!), perche’ spinta da “qualcosa”. Dall’altra parte un ragazzo giovane, inesperiente di sentimenti e rapporti. Uno che ci “crede” e pensa che credendoci si arrivi all’obiettivo, cosi’ dimostrando la totale ignoranza di un mondo fragile e complesso, quello dei sentimenti, fatto di passi in punta di piedi, piu’ che di azioni decise. Un percorso di “discese ardite e risalite”.www.NewsUeD.com

Per usare le parole di Luca, un percorso all’inizio “stupendo”, dato che lei e’ stata la prima che lui ha notato, che ha portato fuori, che ha baciato e con cui ha litigato” (cit.). Poi l’allontanamento. Dovuto alla paura di lui, che deve testare lei, per non prendere un altro palo, ed alla gelosia di lei, dovuta,  forse, all’esperienza precedente che ancora brucia, e alla sfortuna di trovarsi per antagonista una ragazza particolarmente spocchiosa ed egocentrica.

Luca e’ chiaro e brutalmente insensibile: “se non mi vuoi, mi butto sulle altre” (cit.). Lei comprende la sua immaturita’ sentimentale e si difende. Se mi fai male e non vedi che sono tanto coinvolta, allora mi allontano ancora di piu’. Lei sta male, e piange (troppo!), e scappa (troppo). Lui non capisce e la vede pesante e rinunciataria, ergo non realmente coinvolta (se ci credi davvero, torni e mi vieni a prendere). Si potrebbe pensare a due universi paralleli, due mondi e due sensibilità destinate a non incrociarsi. E allora ben venga, l’attrazione, la leggerezza, la semplicità (nell’accezione sia positiva sia negativa) dell’altra, ben venga la scelta. www.NewsUeD.com

Luca ha 24 anni, sicuramente non cercava moglie in televisione. La prospettiva della passeggiata col cane nelle tranquille stradine di Anzio, della voglia di Giulia di fare le cose comme il faut, di una relazione importante e progettuale, forse non gli arride, come puo’ sorridergli la possibilita’ di serate, discoteche e frequentazioni di vip(s) da reality. Quel che e’ giusto e’ giusto.  In questo sta il succo del non essersi compresi. Ed in questo sta una scelta lineare, che abbiamo sempre ventilato, anzi promosso, in assenza di sentimenti profondi per Giulia, e mai escluso.

Ma poi arriva la fine della Storia, ed un finale “a sorpresa”. Arriva un’esterna bellissima, con una Giulia bellissima, che si mostra nella sua essenza, di ragazza elegante, raffinata, matura. Una ragazza che prende in mano la situazione, smette di frignare e racconta (peccato per noi che abbiamo sentito solo dei pezzi) a lui la loro Storia per come l’ha vissuta. E lui si commuove, perche’ ci fara’ sapere, lo dira’ alla non scelta, che lei ha descritto esattamente le sue “stesse sensazioni ed emozioni, e le cose vissute solo da loro due”. (cit.) E sentirlo dire da lei gli fa sentire un vuoto dentro, un magone (cit.). Perche’ forse non c’aveva capito molto. E lo ha realizzato troppo tardi. Troppo inesperto per riconoscere certi segnali inequivocabili. Forse mal consigliato, da persone ancora piu’ “green”. Forse consapevole, e consapevole di una rinuncia per scopi diversi ed estranei ad un grande amore. Ed allora onesto. www.NewsUeD.com

Cio’ non toglie che Luca parli di aver vissuto “cose molto belle e sensazioni profonde” (cit.). Che per Giulia abbia abbassato la corazza e mostrato la sua parte dolce (che la mamma ci conferma esistere) e protettiva (cit.). E alla domanda “perche’ mi sei venuto sempre a riprendere”, la risposta e’ “spiazzante”, per quanto e’ semplice e diretta: “perche’ ti volevo”. Tanto che fino in fondo, Luca non vuole rinunciare a lei. E per paradosso non e’ solo una promessa “da non scelta’ (e comunque a mia memoria, mai sentita prima), dato che le cronache ci dicono ha iniziato a seguirla su ig.

Ovvio che chi scrive, in rappresentanza del gruppo, e’ consapevole che Luca possa aver recitato una parte dall’inizio alla fine e che abbia finto, ma chi scrive ha una natura ottimista e positiva, in generale, che ama credere al Bello ed al Buono (che brutta cosa le persone sempre in mala fides a cercare il marcio ovunque e sempre). E chi scrive ha maturato un’esperienza sufficiente ad aver appreso che chi gioca con gli altri, prima o poi, ripaga tutto con gli interessi. Non credo che Luca abbia giocato con Giulia e credo alla sua sincerita’. Credo alle sue lacrime, versate davanti alla sua mamma, signora vera, semplice, senza botox o vestiti di scena, (per una particina, alla fine molto al margine), che ha il coraggio di non applaudire ad una scelta che la lascia perplessa e ha il coraggio di parlare in modo decisamente chiaro, diretto, e poco suadente alla neo-fidanzata del figlio. Non credo nemmeno che Luca abbia un cosi’ forte talento recitativo. Il fatto che le cronache ci dicono che parecchi Italiani (il 3% di 3.5k) alla non scelta di Giulia abbiano cambiato canale ci testimonia solo che quello che Giulia ha provato e trasmesso e’ stato sentito e capito. E’ stato capito da chi aveva, in primis, gli strumenti ma anche il giusto distacco per farlo. Non da chi c’era dentro e non aveva ne’ strumenti ne’ codici interpretativi. www.NewsUeD.com

A Giulia due cose. In primis i complimenti per un “sotto tono”, un profilo basso, che denuncia stile e classe incomprensibili per chi urla e “mostra” (denunciando in tal modo status ed essenza). E i migliori auguri per tutto, incluso trovare ciò che lei cerca e merita, qualcosa di prezioso, da legare con sottili e trasparenti lacci d’amore. Confidiamo che una ragazza cosi’ dotata abbia imparato la lezione!