È da un po’ che ormai Giulia Cavagliae la sua storia sembrano essere diventate protagoniste indiscusse del gossip quotidiano. La corteggiatrice che ha colpito Lorenzo Riccardi, sembra nascondere un po’ di scheletri nell’armadio. Il primo mistero che avvolge la figura di questa bella ragazza di Torino è il suo cognome. Scusate ma si pronuncia Cavaglia o Cavaglià, no perché mi sembra di essere ritornata a un po’ di anni fa quando il dilemma era se dire Leviosa o Leviosà. Qualcuno può illuminarmi così posso chiamarla correttamente? Ma al di là di questa parentesi goliardica di cui non potevo far assolutamente a meno, è chiaro che la questione più annosa che ci preme risolvere è un’altra. Cosa nasconde Giulia? A detta dei post che circolano in giro e delle segnalazioni che ci avete mandato, la bella torinese avrebbe, in passato, bullizzato alcune ragazze, intrattenuto piacevolmente alcuni signori nei privèe delle discoteche, aggredito persone che remavano contro i suoi interessi e si narra, ma questa è solo una leggenda che abbia preso parte alla rapina alla Zecca di Stato spagnola, insieme alla banda capeggiata da Salvador Martín, per gli amici “il Professore”. A proposito di questo bel curriculum mi sento di prendere in considerazione due ipotesi: se è vero tutto ciò che si dice sul suo conto, io mi guarderei dal farmela nemica, ma così, giusto per precauzione, se invece in queste segnalazioni la parte di verità è stata pompata abbastanza perché in questo momento Giulia è un personaggio che si è esposto in un contesto televisivo, io mi auguro che chi ha messo in giro questi discorsi abbia abbastanza soldi per affrontare delle spese legali abbastanza consistenti. Comunque, al di là di tutto, mi fa piacere notare che non solo noi siamo state bombardate da queste segnalazioni, ma che anche Raffaella Mennoia è stata messa al corrente, in maniera abbastanza insistente, sul passato ombroso di Giulia. L’autrice di Uomini e Donne però ha subito chiarito la sua posizione ed ha definito persecutorio l’atteggiamento di chi con petulanza vuole a tutti i costi far venire fuori un qualcosa che forse ha poco a che fare con i fini del programma. Provo ad interpretare il pensiero di Raffaella: finchè Giulia con il suo comportamento non lede in alcun modo la credibilità del programma e tiene fede a quello che è lo scopo principale del format, dimostrando rispetto e sincerità, non c’è nessun motivo di andare a pesca di episodi burrascosi del passato della corteggiatrice. Che lei si sia comportata male in passato con qualcuno, non significa che debba comportarsi male ora. Ma la questione suppongo che sia un’altra. E se fosse un’altra Sara Affi Fella? Il punto è proprio questo. Il fatto che qualcuno in passato si sia preso gioco del meccanismo del programma, vanificando mesi di lavoro e mesi di attenzione al programma, non significa che chiunque ora metta piede lì dentro, allora ha per forza la rogna. La questione è tutta lì, se ci piace il programma dobbiamo fidarci delle scelte che fa la redazione, altrimenti non ha senso, finisce tutto. Clicca qui per continuare a leggere »