Che Karina Cascella non fosse uno zuccherino, lo avevamo capito tutti e non ci servivano altre prove, ma è sempre sconvolgente il modo con cui l’opinionista di Canale 5 riesca a dire ciò che pensa senza troppi giri di parole. La Cascella, ad ogni modo, si è espressa sulla vicenda di Sara Affi Fella e Luigi Mastroianni e non ha esistato a prendere le difese di quest’ultimo, dicendone di ogni su Sara, o meglio, manifestando una forte incredulità sulla versione frammentata fornita dall’ex tronista circa la sua relazione con il calciatore Vittorio Parigini. Quello che avrebbe infastidito Karina, non sembrerebbe essere tanto il fatto che Sara abbia ritrovato l’amore accanto a Vittorio, ma che abbia avuto il coraggio di negarlo nell’ultima puntata di Uomini e Donne in cui è stata ospite, durante il confronto con l’ex fidanzato. Il fatto che lei abbia negato l’esistenza di qualcuno nella sua vita, unito al fatto che il tutto è venuto fuori solo ed esclusivamente dopo che lei era stata ospite a Uomini e Donne per il confronto, ha messo in allerta gran parte del web e Karina stessa, che facendo due più due, hanno sospettato addirittura che la relazione tra i due fosse iniziata durante il trono. Cosa ne penso io? Io penso solo che se Sara parlasse a cuore aperto con quelli che l’hanno sostenuta per tanto tempo, regalandole la notorietà che ora ha, spiegando nei dettagli il modo in cui è nata la sua relazione con Parigini, le cose andrebbero diversamente. Io voglio credere alla sua buona fede e augurarmi che la loro relazione sia iniziata poco tempo fa, ma proprio per questo ho bisogno che lei si spieghi meglio. Non perché deve, ma solo perché mi piacerebbe ascoltare dalla sua bocca cosa è successo negli ultimi mesi della sua vita, che cosa l’ha spinta a mettere in discussione la sua esigenza di restare da sola e decidere di costruire qualcosa con una persona. Clicca qui per continuare a leggere »
La storia del flirt tra Giulia De Lellis ed Irama ha sconvolto il web a tal punto che in molti non si accontentano di farsi un’idea propria sull’accaduto, ma hanno necessariamente bisogno dell’opinione di altri personaggi o per mettersi l’animo in pace o per avere il via libera su congetture e giudizi in quantità.
